Il premier Mario Draghi è intervenuto alla Camera sulla guerra in Ucraina. Il presidente del Consiglio ha ringraziato chi sta aiutando i profughi ucraini.
Nel suo discorso alla Camera sulla guerra in Ucraina il presidente Draghi ha parlato di una crisi umanitaria senza precedente. Secondo i numeri degli ultimi arrivi il 90% degli arrivi dei profughi dall’Ucraina sono donne e bambini. Solamente nella giornata di oggi sono arrivati 23.872 cittadini ucraini. In Europa stiamo vivendo una crisi senza precedenti dalla fine della seconda guerra mondiale. Numeri che sono destinati ad aumentare ma la risposta dell’Italia è stata pronta. Sulla frontiera italo-slovena da dove passa la maggior parte del flusso sono arrivati i primi soccorsi.
“I primi strumenti di assistenza sanitaria sono stati organizzati dalla Protezione civile, in particolare per la gestione e il contenimento dell’emergenza da Covid-19”. “Inoltre, abbiamo previsto un ampliamento della rete di accoglienza: abbiamo disposto, tra l’altro, che i cittadini ucraini possano essere ospitati in tutte le strutture di accoglienza per migranti anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale o dal possesso di altri requisiti previsti”.
Accoglienza e solidarietà alla base della democrazia
Draghi poi ringrazia “chi si è mobilitato spontaneamente per sostenere la popolazione ucraina”. Il premier ha visto profonda umanità e profonda generosità da parte di tutte le istituzioni che si stanno mobilitando. “Accoglienza, fratellanza e solidarietà sono dimostrati dalle azioni intraprese dall’Italia ma molto di più sarà necessario perché forse la reazione non è di giorni e mesi, forse è più lunga”.
Il premier Draghi ha lodato anche tutte le associazioni e i volontari che stanno accogliendo i profughi dalla guerra, ma esprime anche un pensiero di solidarietà per i cittadini russi che questa guerra non la vogliono. “La forza di un Paese di una democrazia si misura anche con la capacità di difendere i valori della dignità umani e della democrazia: per questo il mio pensiero va anche ai cittadini russi che manifestano il loro dissenso contro l’invasione in Ucraina”.